AIAC, APPORT e il comunicato di fuoco di Ulivieri: quando predicare bene dovrebbe essere utile a "razzolare" meglio

17.01.2022

Riportiamo il comunicato del Presidente dell'Associazione Italiana Allenatori di Calcio (AIAC), Renzo Ulivieri, uscito a mezzo social network (nello specifico è Facebook) in relazione a quanto pubblicato sul sito di APPORT (Associazione Italiana Preparatori Portieri Calcio). Non entriamo nel merito della vicenda (modifica dell'art. 66 delle N.O.I.F.), però evidenziamo che i comportamenti scorretti denunciati da AIAC sono gli stessi che la stessa AIAC, in persona di alcuni suoi rappresentanti, ha tenuto durante lo svolgimento di alcuni corsi di formazione che hanno avuto luogo nel luglio 2021, e che sono il frutto del lavoro serio e incessante di alcuni allenatori confluiti in A.D.A., che hanno lottato (per usare uno dei termini da sindacalista, ben cari al Presidente AIAC, Renzo Ulivieri). Per amor di verità.. buona lettura.

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PANCHINA AGGIUNTIVA

Per amor di verità

Comunicato del presidente Renzo Ulivieri

Chiunque si adoperi per il bene della nostra categoria è naturalmente il benvenuto, al pari di chiunque stimoli le riflessioni, tecniche o politiche che siano. La millanteria è, invece, censurabile; vendersi pubblicamente meriti che non si posseggono è di cattivo gusto. APPORT, associazione sorta in specifica rappresentanza dei preparatori dei portieri, ha recentemente pubblicato un proprio comunicato nel quale si legge: "la recente decisione della Federazione di permettere finalmente l'accesso alla panchina agli allenatori dei portieri patentati anche nei dilettanti è il giusto riconoscimento alla professionalità che i nostri colleghi costantemente mettono sul campo. E' l'ennesimo traguardo raggiunto da APPORT che fin dal momento dell'istituzione del patentino per allenatore dei portieri dilettanti e settore giovanile aveva richiesto presso le associazioni di categoria presenti in consiglio federale questa possibilità. La nostra richiesta, continua nel tempo, è stata però finalmente accolta solo quando abbiamo interessato direttamente la LND e grazie ai suoi organi che si sono dimostrati da subito sensibili alla nostra richiesta la situazione si è sbloccata". Ciò è manifestamente e grossolanamente falso. Si legge: "(APPORT) ... aveva richiesto presso le associazioni di categoria presenti in consiglio federale questa possibilità": mai APPORT ha avanzato ad AIAC una simile proposta (né mai altre).Ed ancora: "la nostra richiesta, continua nel tempo (sic!) è stata però finalmente accolta solo quando abbiamo interessato direttamente la LND e grazie ai suoi organi che si sono dimostrati da subito sensibili alla nostra richiesta la situazione si è sbloccata". Orbene, la situazione non si è "sbloccata" dopo l'incontro di APPORT con la LND nel mese di giugno (nel frattempo, la LND è stata addirittura commissariata) ma solo lo scorso dicembre e solo a seguito dei ripetuti contatti e incontri dei vertici AIAC con il Commissario LND Dott. Giancarlo Abete e dopo l'intesa tra gli Uffici Legali di AIAC, FIGC ed LND circa il testo della proposta. AIAC ha, dunque, elaborato la proposta, perfezionato l'intesa con la FIGC e le altre componenti federali e, posta la modifica all'ordine del giorno del consiglio federale, ne ha votato l'approvazione attraverso i propri rappresentanti. APPORT nella vicenda, sia detto solo per chiarezza ed amor di verità, non ha avuto alcun ruolo. Non è la prima volta che APPORT tenta di ascriversi meriti a cui è estranea. E' accaduto anche in occasione dell'estensione dei minimi federali in Serie B per i preparatori dei portieri. In quella circostanza abbiamo taciuto, nonostante anche quell'obiettivo sia stato raggiunto solo dopo lunghe trattative condotte da AIAC con la Lega di B (analoga trattativa è ora in corso con la Lega Pro). E' peraltro importante sottolineare che in entrambe le occasioni, gli obiettivi prefissati e raggiunti non hanno interessato solo i preparatori dei portieri, ma anche, nel primo caso, i preparatori atletici e, nel secondo, anche gli allenatori e i preparatori atletici della Primavera e i responsabili dei settori giovanili. Tale aspetto va ribadito poiché la categoria è una sola, composta da allenatori e preparatori: che siano dei portieri, dei difensori o degli attaccanti, non importa; non importa che siano allenatori in seconda, collaboratori tecnici o riabilitatori di calciatori infortunati; non importa che siano di prime squadre, di squadre primavera o di settori giovanili. Perché al di là dei meriti (reali o millantati), gli obiettivi sindacali si ottengono attraverso la compattezza della categoria e potendo contare su numeri significativi di rappresentanza - e non ciascun per sé e talvolta contro gli altri.