Postura corretta, atleta migliore    Contributo del Dott. Mario Turani

04.03.2022

Oggi ci pregiamo di un contributo scientifico di spessore. Scrive per noi il Dott. Mario Turani, già Medico Responsabile delle Rappresentative Nazionali di Calcio LND-FIGC e membro della Commissione Medico Sportiva Nazionale LND-FIGC, sul tema "Postura corretta, atleta migliore". Al Dott. Turani l'infinito ringraziamento, a nome mio e di tutti gli Associati, per il preziosissimo contributo offerto e per quanto in futuro potrà ancora fare (e dire) per la crescita della nostra Associazione.

Il Presidente

Postura corretta, atleta migliore

Premessa

In biologia il concetto di "simmetria" risulta largamente inapplicabile, almeno nel senso più comunemente attribuito al termine. Nessun elemento del mondo animale o vegetale risulta "simmetrico" e l'uomo non fa eccezione a questa regola.

Ogni individuo presenta un certo grado di "asimmetria", meglio definita come "bio-simmetria" che, di norma, non rappresenta una situazione patologica. Per comprenderlo meglio sarà sufficiente pensare a quelle parti del corpo definite dominanti, sia strutturali che psichiche, quali ad esempio un arto, un occhio, un emisfero cerebrale oppure alla diversa disposizione anatomica dei visceri (con fegato a destra e milza a sinistra). Risulta chiaro come il concetto di simmetria, in biologia, risulti una vera chimera. Ciò premesso, è tuttavia possibile che il grado di bio-simmetria si presenti con parametri alterati, sia dal punto di vista quantitativo che di localizzazione strategica, tali da risultare incompatibili con una corretta situazione posturale.

Postura e Sport 

Risulta doveroso sottolineare quanto l'attività sportiva possa amplificare (e quindi accelerare e/o aggravare) la disarmonia ed il disequilibrio posturale presenti nell'individuo. Tale considerazione ci permette di comprendere come una minima situazione di alterato equilibrio posturale, assolutamente irrilevante e asintomatica nel soggetto che non pratica sport, possa provocare invece, nello sportivo, limitazioni al regolare svolgimento della disciplina tali da portare, nei casi più estremi, a vere e proprie alterazioni e compromissioni strutturali. Evidente quindi quanto sarebbe importante intervenire "a monte", prima che la situazione posturale alterata si complichi manifestando sintomi lesivi che potrebbero comportare una serie di conseguenze nei confronti dell'atleta, tali da determinare la necessità di una sosta forzata ovvero, nei casi più complessi, l'interruzione definitiva dell'attività sportiva.

Conclusioni

Alla luce di quanto sopra accennato appare evidente quanto la pratica del Calcio comporti un importante coinvolgimento di parametri posturali fondamentali, quali la corretta distribuzione dei carichi ed il corretto range funzionale di lavoro dei vari apparati muscolare, osseo ed articolare in sinergia fra loro.

Tali aspetti rappresentano il substrato per una corretta preparazione sportiva, soprattutto se agonistica ed ancor più importante se inserita nella fase di crescita di un soggetto atleta: vero è che per "corretta preparazione sportiva" si intende magnificare le diverse potenzialità agonistiche individuali ma è altrettanto vero che debba essere mirata anche e soprattutto a guidare una armonica crescita strutturale, nel rispetto dei limiti dell'adolescente.

Dott. Mario Turani
Dott. Mario Turani

Praticare Calcio, senza tener conto di tali principi, può (ed aggiungo spesso) diventare la prima controindicazione alla pratica dello sport stesso. Spiace constatare, ancora oggi, in tanti anni passati dentro e fuori dai campi di Calcio, dopo tanta personale divulgazione scientifica, presenza fattiva negli ambiti societari e coinvolgimento delle diverse figure professionali operanti, il totale disinteresse verso questo approccio. Disinteresse non più giustificato né giustificabile ed attualmente non scevro di responsabilità individuali.

Dott. Mario Turani

Ex Medico Responsabile Rappresentative Nazionali Calcio LND-FIGC

Commissione Medico Sportiva Nazionale LND-FIGC