La lettera del nostro Presidente al Presidente del CRL, Sergio Pedrazzini, al Delegato FIGC di Bergamo, Nicola Radici, ed al referente AIAC. mister Massimo Ruggeri

30.06.2023

La lettera del nostro Presidente al Presidente del CRL, Sergio Pedrazzini, al Delegato FIGC di Bergamo, Nicola Radici, ed al referente AIAC. mister Massimo Ruggeri

Spett.le FIGC Comitato Regionale Lombardia - Presidente CRL Sergio Pedrazzini crlnd.lombardia01@figc.it 

Spett.le F.I.G.C. Delegazione di Bergamo Egr. Delegato Nicola Radici del.bergamo@lnd.it

Massimo Ruggeri AIAC Bergamo bergamo@assoallenatori.it


Egregi tutti,
all'alba della stagione sportiva che sta per avere inizio, l'Associazione che rappresento già da due anni, deve purtroppo rilevare, come in passato, purtroppo, sull'argomento e sul rispetto dell'art 39, lett. E del Reg S.T. si sia fatta ahimè un pò troppa confusione e come un certo lassismo l'abbia fatta da padrone assoluto. Se è vero che anche le Istituzioni competenti avevano di fatto rilevato la criticità (si diceva "mai più deroghe"), fin troppe volte ci siamo sentiti dire "ma cosa ci vuoi fare, non ci sono allenatori" oppure "allenano sempre gli stessi, senza patentino, tanto hanno il prestanome".
Sono questioni antipatiche ed annose a cui stiamo dedicando la nostra attenzione e per le quali stiamo svolgendo - autonomamente e riservatamente - un servizio di raccolta segnalazioni da parte di tecnici, nostri associati e non, alcune di fatto già trasmesse agli Organi competenti (Procura Federale), per le opportune verifiche.. In passato erano pervenuti addirittura alcuni alert relativi a società iscritte ai campionati senza aver tesserato alcun soggetto in possesso delle necessarie abilitazioni del Settore Tecnico.
Oggi, all'alba della prossima stagione vogliamo ricordare che il Regolamento del S.T., opportunamente riportato in calce alla presente, impone alle società che si vogliono iscrivere ai campionati di I e II categoria il tesseramento di un Tecnico abilitato ed iscritto al S.T., in regola con la formazione e con i pagamenti annuali.Senza parlare delle norme che regolano l'iscrizione delle squadre appartenenti ai settori giovanili, argomento ampiamente dibattuto e controverso, tanto che ognuno fa un pò come vuole, tanto che si sente e si vede di tutto ed il contrario di tutto, spesso "contando i cocci".
Certi che vorrete comprendere il tono bonario di questa missiva ci appelliamo al buon senso delle Istituzioni, del Comitato e della Delegazione Provinciale nel voler attenzionare le Società, tra l'altro impegnate come non mai in questo momento di passaggio, a dir poco critico, derivante dalla Riforma dello Sport, che non le solleva dal rispetto delle norme preesistenti, tanto meno agli obblighi regolamentari.
Oggi ci vogliamo soffermare su alcuni aspetti riguardanti i più "grandi". Parliamo di deroghe. Auspichiamo il rispetto dei Regolamenti ed una attenta valutazione delle posizioni "a rischio" che vi verranno certamente sottoposte. CI sarà chi promette di iscriversi a nuovi corsi, cosa che poi non accadrà, o chi chiederà di tesserare un allenatore senza abilitazione, per un qualsivoglia motivo. Un esempio semplice sta nel ricordare che, ad esempio, il raggiungimento della categoria superiore attraverso ripescaggi o fusioni con altre società, NON costituisce requisito atto a conferire deroghe, sottolineiamo che sia possibile solo se un Tecnico ha guidato la propria squadra alla promozione in categoria superiore, ove per "aver guidato" si intenda pacificamente vincendo sul campo e non tramite un ripescaggio.Tecnicamente infatti la promozione raggiunta attraverso la trafila dei playoff è un mero ripescaggio, ottenuto attraverso una graduatoria ben espressa nei C.U. di fine stagione.

Sono certo che vorrete far rispettare la norma così come viene compresa da una attenta lettura, perché, ci piace sottolinearlo, i regolamenti vanno letti, non solo sfogliati, per evitare di fornire interpretazioni maldestre se non addirittura strumentali, come già in passato accaduto, frainteso e poi magari addirittura rinnegato, con concessioni fin troppo bonarie di deroghe prive di ogni fondamento, pertanto in evidente violazione della norma, magari pure con una amichevole pacca sulla spalla.


Altra questione è quella inerente Tecnici che svolgono attività per più di una società nella medesima stagione sportiva, cosa ben evidenziata anche da Massimo Ruggeri, referente AIAC di Bergamo, nell'intervento tenuto durante la recente riunione di fine stagione organizzata dalla Delegazione provinciale: è espressamente vietato dall'art. 40 Reg S.T.

Su questo argomento, che vi vede impossibilitati a fare verifiche, Vi chiedo di voler comunque sensibilizzare le società affiliate al rispetto delle regole attraverso gli strumenti istituzionali a Vostra disposizione (ad es. dando evidenza al fenomeno ed invitando al rispetto delle regole attraverso i Comunicati Ufficiali).Una posizione è già stata trasmessa alla Procura, altre due sono in partenza.

Ricordando che il rispetto dei regolamenti e delle procedure da parte di tutti semplifica la vita, auspichiamo la dovuta attenzione alla nostra missiva, con la promessa di continuare la nostra attività di controllo, raccolta segnalazioni ed eventualmente di trasmissione delle stesse agli Organi competenti della Federazione, nell'esclusivo interesse dell'intero movimento e dei tecnici che mi pregio di rappresentare.
Augurandomi che la prossima stagione sia ricca di soddisfazioni, l'occasione mi è gradita per porgere a tutti Voi i miei più cordiali saluti.
Federico Perelli