Sacchi, Zaccheroni, Albertini, Ulivieri.. Coverciano e la formazione allenatori: chi più ne ha più ne metta!

21.07.2022

Breve riassunto delle puntate precedenti.

"Arrigo Sacchi: "Finché gli allenatori saranno sempre ex calciatori il calcio italiano non si rinnoverà mai"".. "Patentino allenatori, Zaccheroni con Sacchi: "A Coverciano poca meritocrazia, si fa per aiutare i giocatori".. "Renzo Ulivieri risponde a Sacchi: "Non c'è attività più democratica dell'allenatore di Serie A"".. "Demetrio Albertini: "Parole Sacchi superficiali e antiche.""

Anche noi di A.D.A., noi che operiamo senza pretesa alcuna ma con tanto impegno e passione, noi che rappresentiamo una parte sempre più numerosa di allenatori dilettanti (a proposito.. grazie per il supporto ed i consensi che sono pervenuti), ci sentiamo toccati nel vivo, nel merito delle dichirazioni e soprattutto per il tenore delle stesse. L'argomento, per la sua importanza e per la sua complessità necessita di grande attenzione tanto che è già stato oggetto da parte nostra di un attento approfondimento in sede di workshop. Le norme in materia di Settore Tecnico sono chiare, alcune praticabili ed al passo con i tempi, altre  non lo sono altrettanto. Riteniamo che gli interlocutori ed gli spazi ove radicare ogni tipo di confronto sul tema non possono essere le pagine di giornale, e due righe non bastino per esprimere concetti complessi e facilmente disintepretabili. Purtroppo certi spazi risultano inaccessibili al nostro "popolino" dei dilettanti. Non si capisce perchè certi temi diventino argomento di discussione solo nel caso in cui riguardino il mondo dei professionisti: se i problemi sono chiaramente comuni e trasversali, perchè gli allenatori dilettanti vengono sempre dopo? Non comprendiamo anche il motivo per cui, in passato, ad ogni domanda formulata in relazione all'argomento formazione, abbiamo ricevuto risposte incoerenti, sia dal Settore Tecnico che da AIAC. Alcune risposte, documentabili, sono al limite dell'inverosimile.

Perchè?

A.D.A. sta preparando un documento, una vera e propria lettera aperta da inviare ai rappresentanti di Settore Tecnico FIGC e Scuola Allenatori di Coverciano - A.I.A.C. (in tal caso, paradossalmente, una comunicazione vale per due, ma questo è un altro tema, più vertiginoso, che poi affronteremo). Sono considerazioni e valutazioni fatte in merito all'argomento e nell'occasione vogliamo fornire una proposta, concreta, che secondo le nostre valutazioni potrebbe essere risolutiva: sediamoci ad un tavolo, valutiamola insieme. E' possibile? Vorremmo sapere se e perchè non si può percorrere una via diversa da quel modo di fare governance che oggi viene percepito come uno "scudo in difesa di una lobby" oppure come mera "fonte di danaro" per la federazione. Vogliamo capire perchè non si può cambiare. La nostra proposta è concreta, ha una logica, e mira all'interesse comune e ad un obiettivo alla portata: formazione obbligatoria, si, ma accesso alla formazione per tutti, con dinamiche, costi e modalità diverse. Esami centrali seri, ma formatori qualificati, in scuole-allenatori accreditate e diffuse su tutto il territorio nazionale.. Allarghiamo gli orizzonti, proviamo a guardare oltre. Per comprendere bene basterà che qualcuno apra le orecchie.. 

Riteniamo e auspichiamo che i nostri interlocutori possano/debbano fornire risposte ai nostri quesiti, rendere trasparente la dinamica per cui, ad oggi, non si è pensato di riformare la scuola calcio di Coverciano, ovviamente nel rispetto della UEFA Coach Convention. 

Nei prossimi giorni la lettera della nostra associazione sarà diffusa tramite gli organi di stampa nazionali.